lunedì 20 ottobre 2014

COSA VUOL DIRE MANGIARE CON CONSAPEVOLEZZA?


“Ecco sono sveglio …tempo 20 minuti e sono in cucina a decidere cosa mangiare stamattina …”

 “In realtà avrei già deciso: ieri ho comprato i CEREALI INTEGRALI con tutta l’intenzione di mangiarli stamattina, eppure qualcosa dentro di me sta cercando in tutti i modi di deviarmi dalla mia decisione:


-          - Vabbè  potresti iniziare domani, tanto ormai li hai comprati e primo o poi inizierai?

-         -  Vado di fretta, farò prima a prendere un cornetto al Bar per strada?

-         -   E se poi sento fame e non mi bastano per tutto il giorno.. … direi meglio una decina di BISCOTTI, oggi è un giorno pesante?”




Più o meno è questo quello che sentiamo quando abbiamo deciso di migliorare la nostra colazione e farne una PIU SANA ED EQUILIBRATA.

Perché accade tutto questo?

MANCANZA DI CONSAPEVOLEZZA !

ESSERE CONSAPEVOLI vuol dire REALIZZARE (e non semplicemente conoscere) che dentro di noi esiste un SABOTATORE INTERIORE che interferisce con ogni nostro NUOVO PROGETTO, con ogni nostra VALIDA PROGRAMMAZIONE che ha come scopo IL CAMBIAMENTO verso UNA VITA MIGLIORE.

Se tutte le mattine mangiate BISCOTTI FARCITI o MERENDINE di discutibile lavorazione e non riuscite a farne a meno è per colpa del SABOTATORE INTERIORE.
Se il lavoro è a pochi passi da casa ma puntualmente prendo l’auto - raccontandomi le scuse più assurde per giustificare tale scelta -, ecco quei discorsi mentali sono del SABOTATORE.


IL SABOTATORE INTERIORE è un PROCESSO MECCANICO, i cui ingranaggi VENGONO RINFORZATI ogni giorno con la nostra INCONSAPEVOLEZZA, e che ci costringe ad AGIRE COME MACCHINE.

UNA MACCHINA FA QUELLO CHE FA TUTTI I GIORNI E LO FA SEMPRE SENZA CHIEDERSI IL PERCHE’.

Quando FACCIAMO LE COSE INCONSAPEVOLMENTE (e di questo potete accorgervi voi stessi) SIAMO LETTERALMENTE MECCANICI e non riusciamo a FRENARE IL MECCANISMO !

Sapere che funziona così è già un passo verso la CONSAPEVOLEZZA:
 in quei momenti è necessario REALIZZARE la nostra incapacità OSSERVANDO COSA SUCCEDE QUANDO NON RIESCO A FARE CIO’ CHE MI ERO PROMESSO DI FARE.

QUANDO SI è CONSAPEVOLI NULLA PUO’ deviarvi dai vostri OBIETTIVI, ed è per questo che LA REPUTO UNA CONQUISTA INDISPENSABILE per chi ha deciso di SEGUIRE UN PERCORSO DI TERAPIA DIMAGRANTE.

Ovviamente bisogna lavorarci:
TUTTI I GIORNI devo fare qualcosa PER ROMPERE gli INGRANAGGI che mi fanno agire come UNA MARIONETTA, spinta di qua e di là dalle circostanze.
ESEMPIO:
“c’è quel pezzo di torta in frigo avanzato da ieri… buttarla è un vero peccato… e poi ne ho già mangiate 2 fette alla festa, ormai ho sgarrato …”

E’proprio in quell’ISTANTE che devo USARE LA CONSAPEVOLEZZA DI CHI NON VUOLE ESSERE MECCANICO:

“la TORTA ha messo in moto il SABOTATORE INTERIORE (meccanismo PSICO-FISICO) ma sono CONSAPEVOLE DI QUESTO e voglio CAPIRE SE RIESCO A NON FARLO e COSA SUCCEDE IN ME.


IL MIO CONSIGLIO NON PREVEDE SEMPLICEMENTE DI CHIUDERE LA PORTA DEL FRIGO O SCAPPARE VIA DALLA CUCINA (come fanno molti) in quanto questo diventerà solo un altro PROCESSO MECCANICO e porterà altre ripercussioni (tipo la PAURA, DEL TUTTO SENZA SENSO che hanno molte donne a mangiare specifici CIBI come OLIO, PASTA, PANE e così via…)
.

Dovete stare lì 30 secondi, cercando di ASCOLTARE LE VOSTRE SENSAZIONI;
e SOLO POI POTETE ANDARVENE realizzando che non c’è alcuna SERIA RAGIONE PER LA QUALE DOVRESTE UBBIDIRE AD UNO STIMOLO CHE VI FA CREDERE CHE VOLETE MANGIARE QUELLA FETTA DI TORTA.




Dopo averlo FATTO SENTIRETE UNA PIACEVOLE SENSAZIONE che proviene dall' AVER DISUBBIDITO AD UN ORDINE che SAPEVATE ESSERE INGIUSTO PER VOI.

Questo ovviamente non vuol dire che non possiate più mangiare una Torta, una merendina o la "schifezza" di turno: 
significa semplicemente non esserne più le MARIONETTE !


LA MANGIO SE SO CHE POSSO FARLO MA SOPRATTUTTO …

… SE SO CHE SAREI CAPACE ANCHE DI NON FARLO !!

venerdì 16 maggio 2014

IL CIBO: UNA LETTERA D'AMORE DEL CREATORE

Quando desideriamo intraprendere QUALCOSA DI NUOVO la prima cosa che vogliamo realizzare è la CERTEZZA che quel lavoro sia un SUCCESSO ASSICURATO.
E in effetti non sarebbe una cosa sbagliata da fare se solo riuscissimo a cogliere i segni (talvolta piccoli) di tale successo.
Non vogliamo i piccoli segni ma "ENORMI E COSTANTI PACCHE SULLE SPALLE" che ci convincano che la strada intrapresa è quella giusta.

Questo post è dedicato a coloro che vogliono lanciarsi in qualcosa di nuovo, che però ancora tende a spaventarli (neofobia = dal greco paura del nuovo) e tale timore li blocca al punto da rinunciarvi.

E’ ovvio che non posso parlare della storia di nessuno se non della mia storia ma andiamo con ordine…

Per quanto lo Yoga sia una disciplina  che non può prescindere dalla Nutrizione (del resto come tutte le altre) e che in qualche modo richiede un EDUCAZIONE ALIMENTARE ignoravo che qualcun altro ritenesse l’Atto del Mangiare un ESERCIZIO YOGICO in tutto e per tutto!

Quando 2 anni fa ideavo il percorso Yoga della Nutrizione credevo fermamente (ispirato dalla sempre più crescente esperienza yogica) che attraverso la creazione di un rapporto diverso con il Cibo (e indirettamente con il proprio Corpo) fosse possibile ripristinare il proprio Stato Nutrizionale e di Salute, non attraverso INUTILI E DELETERIE COSTRIZIONI, ma semplicemente con un ATTO DI CONSAPEVOLEZZA ALIMENTARE!

Al che direbbero i miei assistiti: "semplicemente si fa per dire"!!

Il mio pensiero era questo:
 Se riesco a trasmettere agli altri questa CONSAPEVOLEZZA DEL POTERE DI ATTRAZIONE DEL CIBO e in seguito a RENDERLI CAPACI DI RIPRENDERSI TALE POTERE CEDUTO (VOLONTA’), per RIUTILIZZARLO poi nelle loro SCELTE ALIMENTARI, allora riuscirò a creare in ciascuno di loro un nuovo rapporto tra CIBO e CORPO, nel quale saranno loro stessi (e non il CIBO) a PRENDERE LE DECISIONI.

In questo modo, anche se loro non lo sanno, svolgeranno una Pratica Yogica basata su nozioni scientifiche e sullo sviluppo della PRESENZA."

Ma viviamo in una realtà che rifiuta a priori le Novità e presto mi resi conto che le mie idee non potevano contare sul supporto di nessuno, perfino dei miei colleghi.
Ma ero deciso nel proseguire la mia strada anche se “le pacche sulle spalle” non arrivavano, ma dentro di me sapevo che stavo facendo la cosa giusta..

E così mentre sperimentavo su di me tali idee, creai le 4 FASI DEL PERCORSO YOGA DELLA NUTRIZIONE nelle quali spiego tutt'ora come si trasforma il Corpo - e direttamente NOI STESSI- quando decidiamo di prendere noi le DECISIONI ALIMENTARI.

Non avevo nessuno a cui dire: 
"che ne dici di questo modo di vedere la Nutrizione, magari lo diffondiamo insieme ?..
Ed è così che bisogna intraprendere le proprie INIZIATIVE:
 L'UNICA CERTEZZA CHE DEVI AVERE STA NEL PERCEPIRE OGNI GIORNO CHE QUESTA STRADA INTRAPRESA E’ QUELLA GIUSTA!


Qualche mese fa, ho scoperto che nella prima metà del Novecento, Omraam Mikhael Aivanhov, un Filosofo e pedagogo bulgaro diffondeva, in tale periodo storico, L’Hrani-Yoga (dal Bulgaro = lo Yoga della Nutrizione), e di cui furono messi insieme i suoi insegnamenti in diversi libri tra cui uno intitolato appunto “Lo Yoga della Nutrizione”.

E sicuramente ancora prima di Lui, la PRESENZA NELLA NUTRIZIONE, veniva già usata come tecnica Yogica: Budda per esempio invitava i suoi discepoli a mangiare con presenza mentale.

La scoperta recente del libro di Aivanhov, insieme ai risultati continui che ottengo nel mio studio e alle scoperte scientifiche che dimostrano sempre più precisamente il rapporto tra MENTE e CORPO, rappresentano per me QUEI SEGNI che mi spingono a confermare la fiducia in quello che faccio, senza chiedere tale fiducia agli altri.


A tal proposito vi propongo un pezzo di un capitolo del libro di Aivanhov, che io trovo tanto semplice quanto efficace per descrivere l'importanza della MASTICAZIONE CONSAPEVOLE.

Il CIBO:UNA LETTERA D’AMORE DEL CREATORE!

“Prendiamo un frutto… Senza soffermarci sul suo sapore, sul suo profumo e sul suo colore, consideriamo quel frutto colmo di raggi solari: 
è una lettera scritta dal Creatore, e tutto dipende dal modo in cui leggeremo quella lettera. 
Se non sapremo leggerla non ne ricaveremo alcun beneficio, ed è un peccato!
Ogni ragazzo - o ragazza – quando riceve una lettera dalla persona amata, guardate con quale fervore la legge e la rilegge e poi la conserva gelosamente. 
Ma la lettera del creatore, quella la si getta: non merita di essere letta! L’uomo è l’ultimo a soffermarsi su questa lettera per decifrarla; gli animali sono più attenti di lui.
Sì buoi e le mucche, per esempio, quando non hanno decifrato bene la lettera, la rileggono. 
Voi ridete, questa non vi sembra una spiegazione scientifica… Bene, se volete, chiamate scientificamente questa funzione “ruminare”, ma io vi dico che rileggono la lettera…

Il cibo è una lettera d’amore del Creatore, e va decifrata.”

giovedì 6 febbraio 2014

VERITA’ … DOVE TI NASCONDI ?

Mi piace molto girare tra gli scaffali dei supermercati, cosa che un tempo – prima che mi occupassi di ALIMENTAZIONE E NUTRIZIONE UMANA - ritenevo essere una totale perdita di tempo.
(Specie quando ero costretto solo a spingere un carrello aspettando le indicazioni di una mano femminile, ma quella è un'altra storia!)

La VITA (per l’ennesima volta) mi ha dimostrato che nulla su questo Pianeta è veramente INUTILE, almeno non lo è in termini ASSOLUTI.

Quella di rovistare tra gli Alimenti in commercio  è una pratica molto utile per il mio lavoro al fine di consigliare i migliori prodotti alimentari, in termini sia di QUALITA’ NUTRIZIONALE che di utilizzo degli INGREDIENTI.


 (Tra l’altro per evitare che qualche commerciante mi mandi delle presunte pseudo-benedizioni, volevo precisare che alla fine rimetto tutto a posto, anzi alle volte sistemo delle confezioni che sono state spostate da altri, così per ripagare il fastidio!)

Il divertimento che provo (misto ad un’inevitabile tristezza) nasce nel constatare quanta mal-informazione c’è in giro e quanti trabocchetti si celano dietro le etichette di tali proposte alimentari.

Faccio subito un esempio così che ci capiamo:
UNA BANDIERA ITALIANA posta sopra un pacco di pasta o una bottiglia d’olio potrebbe alludere ad una esclusiva provenienza nazionale della materia prima, cosa nella maggior parte dei casi non vera.

Ovviamente la ditta che produce quel prodotto potrebbe obiettare:
 -“ MI SCUSI MA IO NON HO MAI DETTO CHE QUESTO ALIMENTO VIENE PRODOTTO ESCLUSIVAMENTE CON MATERIE PRIME ITALIANE, HO SOLO DISEGNATO LA PRIMA COSA CHE MI VENIVA IN MENTE, IN TAL CASO UNA BANDIERA CON TRE COLORI (ROSSO,BIANCO E VERDE) VICINO AL NOME DEL PRODOTTO…
… MICA HO SCRITTO MADE IN ITALY”?!-

in parole povere:
io ti faccio vedere un disegno poi devi essere tu a renderti conto che tale simbolo non dice assolutamente nulla, in quanto la legge condanna la dicitura MADE IN ITALY per prodotti provenienti dall’estero ma può poco per la simbologia usata sulle confezioni alimentari, al limite ( secondo le mie fonti) l’azienda potrebbe essere sanzionata per pubblicità ingannevole o fallace, qual'ora dovesse essere dimostrato il tentativo di inganno.


Faccio ancora un altro esempio:
Se un azienda italiana produce Olio Extra Vergine d’Oliva non è detto che quello sia un Olio 100% ITALIANO; 
quell’olio sarà un prodotto della nostra TRADIZIONE AGRICOLA-CULTURALE solo se sull’etichetta verranno riportare le origini italiane delle olive.




In realtà c’è ancora una questione irrisolta sui vari decreti e gli obblighi a cui devono attenersi le grandi o piccole aziende alimentari, per tanto fin a quando il quadro non verrà reso trasparente vi invito a mostrare più attenzione durante i vostri acquisti.

(Ovviamente senza procurarvi nessuna PSICOSI o MANIA ancor più pericolose dell’olio e della pasta proveniente da un eventuale Chernobyl !)



INFATTI NON HO SCRITTO QUESTO POST PER FARE UN ELENCO DI PRODOTTI CHE IO REPUTO SICURI O PERICOLOSI O PER ALLARMARE GLI ANIMI GIA' FIN TROPPO PROVATI, MA SOLO PER AUMENTARE LA VOSTRA CONSAPEVOLEZZA SU QUELLO CHE MANGIATE OGNI GIORNO. 
(SOPRATTUTTO MI RIVOLGO AL  MONDO FEMMINILE CHE DIRIGE I CARRELLI ! ;) )


RICORDATE SEMPRE CHE IL CIBO NON E' MA STATO IL NEMICO DELL'UOMO,

E’ IL NOSTRO COMPORTAMENTO A FARCI DEL MALE!