Quando ho iniziato la mia attività di Biologo Nutrizionista
(studioso della Vita e della Nutrizione) ho immaginato un Obiettivo, una
sorta di Sogno Lavorativo, (ma anche di vita se vogliamo), che avrei dovuto
raggiungere.
Per dirla in termini “casalinghi”: avevo in mente l’ultima
puntata della soap opera “Beatiful”ma per arrivarci avrei dovuto costruire
prima 20/30 anni di puntate....
(in realtà spero sinceramente di meno…).
So qual è la mia Meta ma non conosco i modi che giungeranno per
arrivarci ne tanto meno aspetto ansioso che mi succedano gli eventi che mi ci
porteranno.
Semplicemente con PASSIONE, DETERNIMAZIONE, RESPONSABILITA’
E CONSAPEVOLEZZA nutro ogni giorno della mia vita, vivendolo come se fosse
soltanto l'ennesimo pezzo del PUZZLE che miro a COPLETARE.
E PERCHE’ FACCIO TUTTO QUESTO ?
Beh qualcuno potrebbe pensare per i soldi… ma un sogno come
il mio (purtroppo e per fortuna) non si realizza con i soldi e questi tutt’al
più possono essere uno strumento utile (e importante) per costruirne i contorni (affitto dello
studio, tasse, luce, etch).
E allora perché farlo ??
Perché semplicemente sento
che è GIUSTO farlo !!
Sento nel mio Essere che questo è ciò che sono venuto a fare
e fin quando ne avvertirò la minima inspirazione condurrò tale lavoro in questa
direzione, valutando attentamente i miei progressi, migliorandomi ogni giorno e
combattendo questa lotta continua senza alcuna aspettativa.
So che ci saranno momenti in cui le energie saranno poche e potrò indietreggiare (come è già successo), ma il mio sguardo non si volterà indietro e sarà sempre rivolto alla Direzione stabilita.
QUESTO è L'ATTEGGIAMENTO CHE MI ASPETTO DA TUTTI COLORO CHE CON ME HANNO DECISO DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE.
Sul percorso (qualsiasi esso sia) non puoi essere continuamente
in ansia per i risultati, preoccupato per i giudizi degli altri ai quali devi
dar conto più che a te stesso.
“Agire senza attaccarsi ai frutti dell’azione” è uno dei meravigliosi
messaggi della Bhagavad Gita (la Bibbia Indù) .
Quando si compie qualunque tipo di azione per essere ammirati
e/o apprezzati automaticamente si accumula stress e paura per mantenere tali
stati.
Uno uomo che è attaccato all'ammirazione, senza la quale non
ha identità, porterà per tutta la vita un fardello del quale deve liberarsi per
poter raggiungere un equilibrio PSICO-FISICO.
LA MOTIVAZIONE per intraprendere un PERCORSO DI TERAPIA
ALIMENTARE è LA SCINTILLA CHE ACCENDE IL MOTORE, ma il CARBURANTE PER FARLO
FUNZIONARE DEVE ESSERE LA CONSAPEVOLEZZA di fare qualcosa di GIUSTO per se
stessi, il che automaticamente diverrà buona cosa anche per gli altri.
Ecco perché PRINCIPALMENTE io insisto nel chiedere alle
persone una graduale, ma necessaria, TRASFORMAZIONE INTERIORE.
Se cambio “me” cambia anche il mio corpo, il mio modo di
rapportarmi agli altri, il mio modo di vedere il mondo, insomma la mia VITA.
“Lavorare senza la Pace Interiore che proviene da Dio è un
inferno, ma lavorare con l’anima che trabocca di gioia divina significa
possedere dentro di noi un paradiso portatile, ovunque andiamo”.
Paramahansa Yogananda
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