giovedì 12 dicembre 2013

DIPENDERE DA SE STESSI

UNA DELLE QUALITA’ CHE MIRO A SVILUPPARE nelle persone che decidono di intraprendere il percorso YOGA DELLA NUTRIZIONE è la capacità di svincolarsi dalla DIPENDENZA DA CIBO.
Il significato della parola “dipendere” (dal latino da + pendere ) è essere appesso, attaccato,
ma cos’è una dipendenza e da dove nasce?

Avete mai notato il comportamento delle formiche: questi piccoli e veloci insetti corrono continuamente in cerca di cibo e riparo e non si fermano mai; tu gli metti un dito sulla traiettoria del loro tragitto e loro cambiano immediatamente itinerario o ci salgono sopra in un moto perpetuo in tutte le direzioni.
Se vi capita di vederne sulla tavola da pranzo, mentre vi apprestate a mangiare, la prima reazione è quella di rispedirle al creatore o, se vi riesce di non farlo, optate per rimuoverle semplicemente dalla portata dei cibi e quindi dalla tovaglia.

Bene questo non è un Post che parla di formiche per cui continuate a leggere !!

Immaginiamo di poter lasciare il pianeta Terra e di poterlo guardare dall’alto ad un livello di altezza tale che possiamo monitorare l’essere umano e tutto ciò che gli accade. 
(spero per voi che non utilizziate l’immaginazione solo per capire quando e come il mondo verrà distrutto...
tuttavia prendendo atto di quanti Tg vanno in onda al giorno, temo che il più delle volte sia così).

Beh come potrebbe apparire l’uomo dall'alto se no come una piccola formica?
Eccolo lì che corre (queste è la mia immaginazione!!), corre in cerca di cibo (spesa, lavoro) e di riparo (casa, bar, supermercato, etch..) senza fermarsi un momento !!

Ovviamente non parlo di RUNNING (magari) ma di FRETTA mentale e fisica !!

Cade la pioggia o c’è il Sole non fa differenza lui deve correre.
Se si trova in città, in montagna o al mare lui neanche se ne accorge perché è troppo impegnato.
Ha fretta di compiere il prossimo passo: è' in ufficio e già sta pensando alla pausa caffè, arriva la pausa e nemmeno si accorge di aver preso il caffè perchè è già nel suo "DOPO".

Se la Vita gli dovesse presentare un ostacolo lungo un qualunque tragitto intrapreso (ricordate il dito per le formiche?) lui reagirebbe d’impulso e le sue preoccupazioni, le sue paure e le sue ansie lo porterebbero in una direzione qualunque purchè non sia quella apparentemente ostruita.

E mentre PROGRAMMA LA SUA VITA PERFETTA si riempie la testa di voci di rabbia, tristezza e di sensi di inadeguatezza.

(Naturalmente non tutti vivono così e ci mancherebbe, sto solo immaginando l'uomo medio come potrebbe vivere in questo mondo che lo vuole dipendente)

Tutto questo correre in maniera cieca (con lo STRESS e le TENSIONI che ne derivano) lo può portare li dove non dovrebbe stare (il tavolo da pranzo per le formiche).
Fortunatamente la Vita spesso ci fa capire che quello non è il luogo per NOI (un pò come chi sta rimuovendo delle formiche dalla tavola da pranzo).

Tuttavia con tutto quel correre inconsapevole il più delle volte non abbiamo occhi per vedere tali consigli, ne orecchie per ascoltarli.

Vogliamo essere proprio ciò che non dovremmo essere con le nostre abitudini sbagliate (incluse quelle alimentari), i nostri pregiudizi, le nostre paure, i nostri attaccamenti e chissà per quanto tempo resteremo lì ad aspettare che il prossimo dito schiacci proprio noi.

NOI NON SIAMO FORMICHE ma perchè allora ci comportiamo così ?
I nostri impegni (vedi lavoro, casa, bambini, scuola, università) sono GIUSTI e DIREI DOVEROSI ma noi non siamo stati creati per le paure, le preoccupazioni, le ansie che attualmente dominano l’uomo e lo condizionano.
Questi pensieri/emozioni ci tolgono spazio, tempo e quindi Vita ogni giorno, riducendo la nostra Volontà, la nostra Forza, il nostro Coraggio, vale a dire tutto ciò che basterebbe per poter svolgere ogni cosa con il minimo sforzo mentale e fisico.

Ci giustifichiamo dicendo che oggi è tutto più frenetico e che bisogna correre per poter SOPRAVVIVERE e non ci accorgiamo che è proprio QUESTO COMPORTAMENTO che ci toglie la VITA che crediamo di preservare.
Un tempo si lavorava di più e con meno tecnologia ed oggi siamo più stressati di prima.

Il mondo, ma soprattutto il modo in cui oggi NOI DECIDIAMO DI VIVERE ci chiede (e devo ammettere con gentilezza) di essere sopraffatti dal TERRORE e per realizzare tutto questo ci offre le innumerevoli DIPENDENZE alle quali ci prostriamo tutti i giorni.

LA DIPENDENZA DA CIBO (e scusate la lunga premessa ma volevo parlare di questo) è una di quelle CATENE che privano l’uomo della sua capacità DECISIONALE, uno dei MALI DI
QUESTO PIANETA CHE MIETE PIU’ VITTIME attraverso la PATOLOGIA METABOLICA.

Svegliamoci e prendiamo in mano la nostra Vita ORA, non DOMANI !!
Chi rimanda è già sconfitto !!
Vivere da burattini non è vivere !!

Se non siete in grado di DIRE NO ALLA TENTAZIONE DA CIBO allora questo è il segnale che NON STATE VIVENDO !!
Perché il “CIBO è STATO CREATO PER L’UOMO E NO L’UOMO PER IL CIBO” direbbe quel Maestro Divino che tra poco compie gli anni !!

DISUBBIDIRE ad un piatto di patatine fritte (perché avete deciso di seguire una TERAPIA ALIMENTARE) quello fa di voi un UOMO VERO, VIVO, LIBERO !!

Mentre oggi con la scusa che la Vita è già difficile prendiamo le nostre catene (tutte le DIPENDENZE) e ce le avvolgiamo intorno al collo (che bella collana!!) come se questo ci rendesse TUTTO PIU’ FACILE.

Non è mai troppo tardi per rendersi conto della situazione e cercare il vero BENESSERE PSICO-FISICO.

Ovunque andiate ci sarà sempre qualcuno che vi chiederà come state e paradossalmente voi gli direte che va tutto bene e gli ricambierete la domanda (quasi a cercare conforto l'uno nell’altro come a dire: “magari lui sta bene e mi dirà come fare”… ) ma sarà solo un bel teatrino per dimostrare chi tra i due è il migliore ATTORE.


RAGGIUNGETE PRIMA IL VERO BENESSERE così quando qualcuno vi chiederà come state non avrete più bisogno di mentirgli !!


martedì 5 novembre 2013

IL RAJA YOGA PER ME !

Quante volte ti è successo di mettere in discussione tutto ciò che credevi essere VERO E GIUSTO, tutto quello che pensavi fosse opportuno fare almeno in quel momento.
(Se non ti è mai successo non continuare a leggere!!)

In questo viaggio duro e straordinario che è la VITA,quanti di voi si chiedono:
-          “Dove siamo diretti?” “Con le mie azioni dove sto andando?

Un Capitano che si appresta a salpare da un porto sa dove deve andare.
E se fosse anche un avventuriero con la sua barca studierà l’orizzonte per capire dove lo porterà la marea.

Noi viviamo in un mondo che ci vuole CIECHI E DISTRATTI.

E purtroppo non facciamo nulla per riacquistare la nostra vista perduta.

Pilotiamo la nostra vita senza sapere dove andare, senza nemmeno immaginare il posto che vogliamo raggiungere.
Crediamo che un lavoro, una bella macchina, l’ultimo smartphone, una bella casa, una bella pensione, (praticamente quello che il mondo ci obbliga a desiderare) un giorno possano mettere le cose a posto, possano darci quella felicità che ogni UOMO anela.

E perché tante persone pur avendo tutto questo non sono FELICI?
Perché chi pur avendo tanto vuole sempre di più non accontentandosi MAI?


La risposta è SEMPLICE quanto BANALE: perché non ha ancora trovato quello che cerca!

Un ILLUSIONE è appunto un ILLUSIONE: potete metterci tutto quello che volete in quel vuoto che avvertite ma nulla lo può colmare.
Di sicuro vi distrarrà per non so quanto tempo !!

Bene... l’opera di questo MONDO è PROPRIO QUESTA: DISTRARCI dalla VERITA’ !!

Un mondo che ci insegna a MISURARCI e a GIUDICARE tutti coloro che sono diversi da noi solo perché abbiamo paura di mettere in discussione quello che SIAMO !!



CHE CI RENDE ABILI nel DIFENDERE A TUTTI COSTI' la nostra pseudo-identità attraverso i continui litigi, le lotte di pensiero (“..sono io che ho ragione !!”) e il continuo LAMENTARCI degli altri e degli avvenimenti.

Credendo  in questo modo DI PRESERVARE LA nostra VITA da OGNI MINACCIA non ci accorgiamo che in realtà così facendo non VIVIAMO MAI.


Un uccello che nasce in gabbia (le cui sbarre sono tenute insieme dal pregiudizio, l'ira, l'avidità, l'invidia, etch) non volerà subito via dalla prigione anche se è aperta.
Ci spaventa così tanto uscire dalle nostre gabbie che se qualcuno dovesse avere la compassione di aprircela noi ci appresteremmo subito a richiuderla giudicando come una MINACCIA quel tentativo.
Nella migliore delle IPOTESI non reputandoci ancora pronti rinvieremo il tentativo, e chissà per quanto tempo ancora.

E allora ritornando alla domanda precedente ti chiedo di fermarti un attimo a pensare:
Dove ti condurrà quello che stai facendo in questo momento ?? Perché lo fai?
Per ogni risposta che ti dai cerca di scavare in profondità per arrivare così alla VERA MOTIVAZIONE!!

LA VERA MOTIVAZIONE è quella che non ti rende felice momentaneamente, ma per sempre!!

E quella che ti fa scalare l’EVEREST, ti fa inventare l’AEROPLANO, ti fa ANDARE sulla LUNA…
Ma è la stessa che ti fa chiedere il vero PERDONO ad un persona che ti accorgi di aver ferito o (a ruoli invertiti) ti fa ACCETTARE TOTALMENTE le scuse chieste da una persona che ti ha OFFESO.

Praticare il RAJA YOGA (un percorso PSICO- FISICO) TI AIUTA A CAPIRE DOVE STAI ANDANDO, PERCHE’ E COME ARRIVARCI !!

“ LA MIA GABBIA è STATA APERTA con la meditazione YOGA ed io ho deciso di lasciarla… so dove sto andando ma non so quello che accadrà per arrivarci… una cosa è certa: non ci torno indietro!
E ADESSO STO PROVANDO AD APRIRE LA TUA !


E come Neo nel film di Matrix anche tu sei libero di scegliere:
-          Puoi chiudere questo post e continuare la tua VITA DI SEMPRE (magari hai scelto un altro modo altrettanto efficace per avere le tue risposte);


-          O invece puoi cominciare adesso a farti quelle domande, scegliendo così di provare almeno a vedere che effetto fa VIVERE VERAMENTE ! “

martedì 22 ottobre 2013

SOLO CHI NON OSA DI SICURO NON RIESCE !!



" Io non posso farcela… il mondo mi è avverso… c’è sempre qualcuno che mi ostacola…"

Queste frasi e tutte quelle simili le ho ormai cancellate dal mio vocabolario mentale (pensieri) e talvolta, quando forzano la presa inducendomi a credere che i miei limiti sono reali, mi impegno ancora più a fondo per cercare di smentire quei messaggi scoraggianti.


Fortunatamente quello del libero professionista è un lavoro che ti tiene sempre sulla corda in modo tale che tu debba sempre migliorarti e superarti; un po come tutti quei lavoratori che ogni giorno tentano in qualche modo di essere migliori del giorno precedente dedicandosi  mente e corpo alla realizzazione del proprio sogno lavorativo.


Ho studiato Biologia e Nutrizione perché desideravo fare il Nutrizionista e ci sono riuscito o almeno ci sto riuscendo.
Ho coltivato una passione (direi alquanto inspiegabile) per la Filosofia YOGA (quella vera) e dopo aver letto e studiato per un anno e mezzo, e amatorialmente praticato tale DISCIPLINA TRASFORMATIVA, ho realizzato un altro mio sogno lavorativo: incontrare un vero maestro di RAJA YOGA e addirittura presentarne il corso nel mio studio!

(Persino la realizzazione di questo Blog è la dimostrazione tangibile di quanto IO SIA DIVENTATO QUALCOSA DI DIVERSO rispetto a pochi anni fa quando non avevo una VERA DIREZIONE !!)


In Oriente si dice che “quando il discepolo è pronto il Maestro appare”!

MA LA TRADUZIONE OCCIDENTALE DI TALE AFFERMAZIONE PER ME è LA SEGUENTE:
"Quando sei pronto a reggere la tua trasformazione ti accadano gli eventi che la realizzano!" 


NON ESISTONO COSE IMPOSSIBILI DA FARE.

DOBBIAMO CAPOVOLGERE IL NOSTRO MODO DI VEDERE LE COSE:
NON SONO GLI OSTACOLI AD ESSERE GRANDI MA SIAMO NOI PICCOLI quando li osserviamo e siamo chiamati ad affrontarli.
Per cui quello che serve è "ESSERE" più "GRANDI".

Per raggiungere un qualunque SOGNO/OBIETTIVO devi ESSERE qualcosa di diverso da ciò che sei in questo momento, dato che quella cosa che vorresti raggiungere ancora ti sfugge.


ESSERE àFARE à AVERE sono tre ASPETTI DIVERSI che riflettono un UNICO STATO DI ESISTENZA.

Coloro che HANNO senza ESSERE e senza FARE in realtà non hanno nulla (e loro STESSI lo SANNO BENE) anche se possedessero il mondo intero.
Ma coloro che SONO e perciò FANNO, HANNO molto più di quello che loro stessi credono di avere !!

Ebbene io vi dico: Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto.
Perchè chi chiede ottiene, chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto.

(Luca 11,9)


“IO DECIDO E IO SCELGO” è il motto che ho usato (e ancora uso) quando creai questo Blog quasi un anno fa.
Tuttavia nessuno può veramente scegliere e decidere se NON SA PRIMA COSA DESIDERA, e soprattutto cosa VUOLE ESSERE !!

Fariseo cieco, pulisci prima l'interno del bicchiere, perchè anche l'esterno diventi netto !

(Matteo 23,26)











giovedì 3 ottobre 2013

LA VERA CAUSA DEL CANCRO: UN "AMBIENTE ANTIFISIOLOGICO" ??


Tale lavoro svolto per il Coordinamento Comitato Fuochi, (http://www.coordinamentocomitatifuochi.org/) ha il solo scopo di INFORMARE le masse, inconsapevoli e rassegnate, per cui il Dott. Carofaro Raffaele in qualità di autore del testo, fornità tutti i dettagli così da poter permettere a chiunque, con una semplice ricerca delle evidenze scientifiche di riferimento, di avvalorare tali informazioni.

 ANALISI DELLA SITUAZIONE

Quella del cancro è la più temuta tra le patologie gravi del nostro Pianeta.
La possibilità di essere consumati lentamente e dolorosamente da un tumore per mesi o perfino anni prima di morire è terrificante e spaventosa per ognuno di noi.
Spesso siamo cosi distratti dalle nostre faccende quotidiane, dalla nostra “sopravvivenza”, che sembra quasi che ciò che accade - al nostro vicino o ad un conoscente  - non riguardi noi o comunque non direttamente.
 Ormai andiamo avanti per la nostra vita come robot, seguendo il programma “sopravvivi”: lavoro >matrimonio >figli >pensione (e purtroppo di questi tempi c’è chi non riesce nemmeno in questo).
Alla notizia della scomparsa di un nostro concittadino per tumore, proviamo una sorta di rassegnazione, quasi ad indicare un inevitabile destino che prima o poi  tocca subire, come a dire : “..beh alla morte non c’è rimedio,” o “..tanto la vita fa schifo comunque”.
Ad ogni modo, questo documento non vuol certo cambiare le vostre considerazioni in merito alla qualità della vostra VITA ma, credo - anzi ne sono sicuro - che nessuno su questa Terra vorrebbe che l’ESISTENZA gli venisse strappata in maniera così dolorosa e indegna come solo un tumore sa fare.
Per tanto rivolgo queste dichiarazioni a tutti i miei corregionali (e non) che affossati dalle innumerevoli prove scientifiche sul grado di inquinamento della nostra regione Campania, abbassano il capo e vanno inesorabilmente avanti pregando che nulla accada a loro stessi e alle persone care.
Ma la preghiera (per quanto ne condivida l’importanza) è davvero l’unica cosa che possiamo fare per sfuggire a questo crudele destino?
Beh io dico di NO o almeno PROVO A DIRE DI NO!!!


PRIMA DI TUTTO, CHE COSA è UN CANCRO ??

È risaputo ormai da tutti (o quasi) che la nostra Dieta risulta determinante per la prevenzione di malattie metaboliche (OBESITA’, IPERTENSIONE, DIABETE, etc.) ma ignoravo che ci fosse una altrettanto forte correlazione tra lo stile alimentare e l’insorgenza del Cancro!
E’ così è iniziata la mia ricerca, che si è poi ramificata seguendo diverse fonti, le quali non hanno fatto altro che arricchire la teoria iniziale: una corretta alimentazione è la miglior metodica di prevenzione per un gran numero di patologie, compreso il Cancro.

T. Colin Campbell, famoso scienziato americano, insegna Nutrizione biochimica alla Cornell University. Dopo il dottorato ha lavorato per vent'anni in varie Commissioni di ricerca della National Academy of Science collaborando alla stesura e allo sviluppo di politiche internazionali e nazionali sulla nutrizione e la salute.
I suoi studi nel settore dell'alimentazione sono cominciati 50 anni fa e ha potuto fare una straordinaria ricerca (lo STUDIO CHINA) con la quale asserisce che la sana nutrizione è la vera scienza biomedica del futuro.
Utilizzerò la sua spiegazione, che è la più chiara, per rispondere alla domanda nel titolo: che cos’è un CANCRO?
Quello del Cancro è un meccanismo che procede attraverso tre stadi : INIZIAZIONE, PROMOZIONE e PROGRESSIONE.
Immaginiamo di seminare un terreno per ottenere un bel prato; ovviamente dovremmo procurarci una quantità notevole di acqua, una consistente esposizione al  Sole e nutrienti a sufficienza nel nostro terreno.
L’erba comincerà a crescere fino a poi, nel caso non ne avessimo ben cura, ad invadere il vialetto di accesso e il marciapiede.
Ok, adesso riportiamo l’esempio del prato a quello dell’insorgenza del Tumore:

    Ciò che seminiamo continuamente nel nostro organismo (terreno) sono le sostanze chimiche dette carcinogeni, tra le quali possiamo considerarne una, molto conosciuta dalle nostre parti, la Diossina, divenuta ormai “un marchio di identificazione” per i nostri prodotti ortofrutticoli e caseari, come a dire:.. in CAMPANIA facciamo la PIZZA, gli SPAGHETTI  e …. la DIOSSINA.
Tutti sanno (ma preferiscono non sapere) che queste sostanze inducono cambiamenti e danni al DNA trasformando cellule sane in cellule predisposte al tumore.
QUESTA è LA FASE DI INIZIAZIONE DEL CANCRO che , tranne in rari casi, è irreversibile.

 Tralasciando le cause, il meccanismo e le responsabilità, continuiamo con l’esempio. 

   A questo punto i nostri “semi” (es. le Diossine) sono stati impiantati e sono pronti a germogliare. La fase di INIZIAZIONE è COMPLETA.
I “fili d’erba del nostro prato” rappresentano le cellule cancerose che sono pronte a crescere e a moltiplicarsi fino a diventare un cancro visivamente riconoscibile.
Ma proprio come i semi nel terreno, le cellule cancerose iniziali NON CRESCONO E NON SI MOLTIPLICANO IN ASSENZE DELLE CONDIZIONI GIUSTE. 
Un po’ come i nostri semi del nostro prato non possono germogliare in assenza di acqua, sole e nutrienti nel terreno. Se uno di questi fattori viene a mancare i semi non crescono. Questa è la fase di PROMOZIONE ed è (dico fortunatamente) reversibile.
È qui che i fattori alimentari diventano così importanti: quando i FATTORI che promuovono lo sviluppo di un Cancro (PROMOTORI) sono più numerosi dei FATTORI che lo ostacolano (ANTIPROMOTORI) lo sviluppo del Cancro prospera; VICEVERSA RALLENTA O SI ARRESTA DEL TUTTO.

    La terza fase detta di PROGRESSIONE ha inizio quando un gruppo di cellule cancerose procede nel proprio sviluppo fino a compiere danni al nostro organismo.
Nel nostro “prato immaginario” ci troviamo in quella condizione in cui abbiamo perso il controllo della crescita dell’erba che ha invaso tutto il vialetto ed il marciapiede.
In maniera analoga, un Cancro in via di sviluppo può allontanarsi dal suo sito iniziale nell’organismo e invadere i tessuti vicini o lontani.
Quando il tumore assume queste proprietà letali è considerato maligno.
Quando lascia il sito di sviluppo iniziale e comincia ad andare in giro per il nostro organismo è metastatizzante, e sappiamo tutti a cosa porta tale condizione.


Ebbene, a questo punto senza entrare troppo nel merito del processo biochimico andrò a sintetizzare ciò che è ne viene da tutto il precedente discorso.
Studi di ricerca durati decenni hanno dimostrato l’esistenza di meccanismi cellulari di detossificazione che (purtroppo e per fortuna) risultano completamente influenzati dalla nostra alimentazione.
In parole povere, è stato scoperto che una dieta ad elevato consumo di prodotti di origine animale e contemporaneamente povera di quelli di origine vegetale (quindi in contrapposizione con i principi sui quali si fonda la NOSTRA DIETA MEDITERRANEA), induce un’alterazione del meccanismo di difesa del nostro DNA che risulta quindi facilmente attaccabile dall’azione delle sostanze carcinogene entrate nel nostro organismo.

I suddetti studi di ricerca evidenziano 3 PUNTI FONDAMENTALI:

   1) Nelle popolazioni studiate l’insorgenza del tumore mostra una correlazione evidente con determinati stili alimentari;

   2) Cambiando il regime alimentare in questione verso una dieta più ricca di prodotti vegetali e di conseguenza più povera di prodotti animali è possibile ridurre il rischio di insorgenza della malattia del Cancro, come ad indicare un AUMENTO DEI FATTORI ANTITUMORALI nella popolazione studiata.

   3) I prodotti di origine vegetali sono ricchi di FIBRA, VITAMINE e sostanza ANTIOSSIDANTI che se assunte in quantità opportune proteggono il nostro organismo quotidianamente.
Quelli di origine animali sono invece ricchi di COLESTEROLO, TRIGLICERIDI e ACIDI GRASSI SATURI e per tanto vanno consumati in quantità e modalità controllate.  

Gli studi del professor Campbell e di molti illustri scienziati suggerivano di eliminare
completamente dalla propria dieta i prodotti di origine animale.(DIETA VEGETARIANA)
        D’altro canto La Comunità Scientifica Nazionale ed Internazionale suggerisce che UNA DIETA A BASSO CONTENUTO DI PRODOTTI DI ORIGINE ANIMALE E RICCA DI PRODOTTI DI ORIGINE VEGETALE (vedi DIETA MEDITERRANEA)  correla con un basso rischio di insorgenza di malattie tumorali oltre a prevenire le malattie metaboliche.


ULTERIORI EVIDENZE SCIENTIFICHE SULL’IMPORTANZA DELLE “CONDIZIONI AMBIENTALI”, IN PRIMIS L’ALIMENTAZIONE.

Nascosto dall’industria farmaceutica e alimentare è il lavoro dello scienziato tedesco Otto Heinrich Warburg, per il quale nel 1931 ha ricevuto il Premio Nobel PER LA SCOPERTA SULLA CAUSA PRIMARIA DEL CANCRO.

Una notizia del genere dovrebbe essere trasmessa 24 ore su 24, ma per ragioni apparentemente ignote (interessi che muovono il mondo ) non è così.
Il dott. Warburg scoprì che per il cancro, oltre alle innumerevoli cause secondarie che caratterizzano tutte le malattie in generale, esiste anche una causa primaria: l’ACIDOSI, che a sua volta è causata da uno stile di vita anti-fisiologico.

UNO STILE NUTRIZIONALE ANTIFISIOLOGICO (dieta basata su cibi acidificanti) e L'INATTIVITA' FISICA (cattiva ossigenazione delle cellule) crea nel corpo un AMBIENTE ACIDO.
Tutto questo, a livello cellulare, genera l’espulsione dell’ossigeno e – come un cane che si morde la coda - la mancanza di ossigeno nelle cellule promuove l’ambiente acido.

Le sue parole furono: 
La mancanza di ossigeno e l’acidità sono due facce della stessa medaglia: se una persona ha uno, ha anche l’altro”; le sostanze acide respingono ossigeno, a differenza delle alcaline che attirano ossigeno.”

Egli in merito ha inoltre dichiarato:
Privando una cellula del 35% del suo ossigeno per 48 ore è possibile convertirla in un cancro”; tutte le cellule normali, hanno un bisogno assoluto di ossigeno, ma quelle tumorali possono vivere senza ossigeno”; e ancora:  “i tessuti tumorali sono acidi, mentre i tessuti sani sono alcalini.”

Nella sua opera “Il metabolismo dei tumori,” il dott. Warburg ha mostrato che tutte le forme di cancro sono caratterizzate da due condizioni fondamentali:  
1) acidosi del sangue (acido) e 2) ipossia (mancanza di ossigeno).
Inoltre viene dimostrato che le cellule tumorali sono anaerobiche (non respirano ossigeno) e non possono sopravvivere in presenza di alti livelli di ossigeno.
Alla luce di tali evidenze, il cancro può essere considerato un meccanismo di difesa che hanno alcune cellule del corpo per sopravvivere in un ambiente acido e privo di ossigeno.

La Comunità Scientifica concorda sul fatto che l’eccessivo consumo di alimenti di origine animale, sedentarietà o sport eccessivo , abuso di farmaci, droghe e disidratazione sono tutti fattori di insorgenza di acidosi.

Le parole del Dott. Fereydoon Batmanghelidj sull’importanza dell’acqua per la produzione di ossigeno furono: “La disidratazione cronica è la tensione principale del corpo e la radice della maggior parte tutte le malattie degenerative !”.

Il Dr. George W. Crile, di Cleveland, uno dei chirurghi più rispettati al mondo, dichiara apertamente: “Tutte le morti chiamate naturali non sono altro che il punto terminale di un saturazione di acidità nel corpo.”

Il famoso scrittore HL Mencken,  uno dei più influenti scrittori americani della prima metà del XX secolo, tra le sue innumerevoli citazioni, disse: “La lotta della vita è contro la ritenzione di acido”. “Invecchiamento, mancanza di energia, stress, mal di testa, malattie cardiache, allergie, eczema, orticaria, asma, calcoli renali, arteriosclerosi, etc.., non sono altro che l’accumulo di acidi”.
Il Dr. Theodore Baroody ha detto nel suo libro “Alcalinizzare o morire” [Alkalize or Die, 1991]: “ In realtà, non importano i nomi delle innumerevoli malattie, ciò che conta è che essi provengono tutti dalla stessa causa principale: molte scorie acide nel corpo”.

 Il Dr. Robert O. Young, nella sua serie di libri “pH Miracle” dichiarò: “L’eccesso di acidificazione nell'organismo è la causa di tutte le malattie degenerative. Se succede una perturbazione dell’equilibrio e un corpo inizia a produrre e ad immagazzinare più acidità e rifiuti tossici di quelli che è in grado di eliminare allora le malattie si manifestano.
Ovviamente sull’argomento si sono espressi anche altri illustri nomi ma presumo che l’obiettivo di spiegarvi bene il tema sia stato ugualmente raggiunto.

CONSIDERAZIONI FINALI

In generale, il cancro non si contrae e nemmeno si eredita.
L’epigenetica, una nuova branca della biologia (letteralmente significa controllo sul patrimonio genetico), spiega chiaramente il ruolo principale dell’ambiente sull’espressione genica.
Numerosi studi hanno dimostrato che i meccanismi epigenetici sono coinvolti in numerose malattie, compreso il cancro, i disturbi cardiovascolari e il diabete.
Infatti solo nel 5% dei pazienti malati di cancro e di disfunzioni cardiovascolari la malattia è attribuibile a fattori ereditari [Willet 2002], per il 95% dei casi non è così e per la maggior parti dei tumori maligni la causa è da riscontrate in alterazioni epigenetiche indotte dall’ambiente.
Ciò che si eredita, ed ha una rilevanza nello sviluppo delle malattie, sono le ABITUDINI ALIMENTARI, AMBIENTALI e LO STILE DI VITA ANTIFISIOLOGICO. [Bruce Lipton 2006]
Questo può produrre il cancro e chissà perchè la gente non lo sa.

PENSIERO PERSONALE

Al di là di ogni polemica che andrebbe fatta contro chi vuole mantenerci nell’ignoranza,  buoni e mansueti nel rispettare le direttive del nostro programma “sopravvivi” questo è il mio pensiero: “Noi italiani abbiamo la fortuna di essere gli inventori della DIETA MEDITERRANEA (che include i principi del Vegetarianismo), uno stile nutrizionale con oltre 100 documentazioni scientifiche prodotte in tutto il pianeta che ne attestano le qualità nutrizionali e di PREVENZIONE delle patologie, compreso il cancro, e per le quali  il 16 Novembre 2010 l’Unesco l’ha dichiarata 
Patrimonio Culturale Immateriale dell’ Umanità.

Seguire tale regime alimentare, di questi tempi, risulta non più una possibilità per riacquistare la forma fisica desiderabile (ovviamente altrettanto importante per prevenire i disordini metabolici e cardiovascolari) ma un’inevitabile necessità per far fronte alla prevalenza sempre crescente della malattie tumorali del mondo.”


Uno sconosciuto vissuto prima di Cristo diffondeva questo concetto: “Che il cibo sia la tua medicina, la medicina sia il tuo cibo”.
Quello sconosciuto di nome Ippocrate, divenne il Padre della medicina.





Dott.Raffaele Carofaro per il 
Coordinamento Comitato Fuochi http://www.coordinamentocomitatifuochi.org/

venerdì 27 settembre 2013

LA VERA MOTIVAZIONE


Quando ho iniziato la mia attività di Biologo Nutrizionista (studioso della Vita e della Nutrizione) ho immaginato un Obiettivo, una sorta di Sogno Lavorativo, (ma anche di vita se vogliamo), che avrei dovuto raggiungere.
Per dirla in termini “casalinghi”: avevo in mente l’ultima puntata della soap opera “Beatiful”ma per arrivarci avrei dovuto costruire prima 20/30 anni di puntate....
(in realtà spero sinceramente di meno…).


So qual è la mia Meta ma non conosco i modi che giungeranno per arrivarci ne tanto meno aspetto ansioso che mi succedano gli eventi che mi ci porteranno.

Semplicemente con PASSIONE, DETERNIMAZIONE, RESPONSABILITA’ E CONSAPEVOLEZZA nutro ogni giorno della mia vita, vivendolo come se fosse soltanto l'ennesimo pezzo del PUZZLE che miro a COPLETARE.

E PERCHE’ FACCIO TUTTO QUESTO ?
Beh qualcuno potrebbe pensare per i soldi… ma un sogno come il mio (purtroppo e per fortuna) non si realizza con i soldi e questi tutt’al più possono essere uno strumento utile (e importante) per costruirne i contorni (affitto dello studio, tasse, luce, etch).

E allora perché farlo ??

Perché semplicemente sento che è GIUSTO farlo !!
Sento nel mio Essere che questo è ciò che sono venuto a fare e fin quando ne avvertirò la minima inspirazione condurrò tale lavoro in questa direzione, valutando attentamente i miei progressi, migliorandomi ogni giorno e combattendo questa lotta continua senza alcuna aspettativa.

So che ci saranno momenti in cui le energie saranno poche e potrò indietreggiare (come è già successo), ma il mio sguardo non si volterà indietro e sarà sempre rivolto alla Direzione stabilita.

QUESTO è L'ATTEGGIAMENTO CHE MI ASPETTO DA TUTTI COLORO CHE CON ME HANNO DECISO DI INTRAPRENDERE UN PERCORSO DI EDUCAZIONE ALIMENTARE.

Sul percorso (qualsiasi esso sia) non puoi essere continuamente in ansia per i risultati, preoccupato per i giudizi degli altri ai quali devi dar conto più che a te stesso.

Agire senza attaccarsi ai frutti dell’azione” è uno dei meravigliosi messaggi della Bhagavad Gita (la Bibbia Indù) .
Quando si compie qualunque tipo di azione per essere ammirati e/o apprezzati automaticamente si accumula stress e paura per mantenere tali stati.
Uno uomo che è attaccato all'ammirazione, senza la quale non ha identità, porterà per tutta la vita un fardello del quale deve liberarsi per poter raggiungere un equilibrio PSICO-FISICO.


LA MOTIVAZIONE per intraprendere un PERCORSO DI TERAPIA ALIMENTARE è LA SCINTILLA CHE ACCENDE IL MOTORE, ma il CARBURANTE PER FARLO FUNZIONARE DEVE ESSERE LA CONSAPEVOLEZZA di fare qualcosa di GIUSTO per se stessi, il che automaticamente diverrà buona cosa anche per gli altri.
Ecco perché PRINCIPALMENTE io insisto nel chiedere alle persone una graduale, ma necessaria, TRASFORMAZIONE INTERIORE.
Se cambio “me” cambia anche il mio corpo, il mio modo di rapportarmi agli altri, il mio modo di vedere il mondo, insomma la mia VITA.

Lavorare senza la Pace Interiore che proviene da Dio è un inferno, ma lavorare con l’anima che trabocca di gioia divina significa possedere dentro di noi un paradiso portatile, ovunque andiamo”.

 Paramahansa Yogananda

mercoledì 7 agosto 2013

SOLO CHI SA CADERE SA RIALZARSI



“Stamattina mi sento carica, chiamerò il nutrizionista per prendere l’appuntamento…”

… ma dopo un pò…

“ Forse è meglio rimandare alla settimana prossima, visto che in questa settimana ho 1 compleanno e 1 matrimonio da festeggiare… e poi magari perdo prima da sola qualche chilo così che mi possa sentire più pronta per affrontarlo !”

“Stasera cascasse il mondo mi metto la tuta, chiamo un’amica e me ne vado a correre… “

… e venuta la sera…

“Mamma mia però sto caldo… e se mi sentissi male ?... beh poi conosco già la mia amica, lei il caldo non lo sopporta e di sicuro mi dirà di no… vabbè vuoi vedere che se rimando di una settimana succede qualcosa?”.


 “Domenica al Pub non prenderò né la frittura nè la birra, ieri sera ho già esagerato…

… ma la domenica al pub…

“Beh, una patatina che sarà mai, e poi io non voglio che i miei amici mi dicano che a tavola non sono di buona compagnia… ma guarda qua è avanzata tutta questa frittura che peccato… magari la prossima volta in precedenza gli dico che io non la mangio così che si regolano con le porzioni… e poi tutti bevono la birra e io devo fare la figura dell’idiota con l’acqua…

Potrei fare una lista lunghissima di pensieri che alimentiamo (nel senso scientifico di portare in noi) ma dal quale non riusciamo a trarne nutrimento (mettere a disposizione del nostro essere).

Il risultato è che noi spesso non siamo in grado di portare a termine da soli una DECISIONE IMPORTANTE in quanto LA VITA non accetta i tiepidi e gli indecisi.
E questo vale per chi ha intenzione di perdere 20 chili come per chi invece vuol cercare di fare qualsiasi cosa di importante nella sua vita.
Il problema sarebbe meno grave se ammettessimo la nostra INCAPACITA’ (così magari da cercare in noi le energie giuste) ma spesso ciò che facciamo è GIUSTIFICARE tale MANCANZA, con frasi di quel genere suddetto.

Quindi ce la prendiamo con le circostanze esterne imputando ad esse le nostre colpe.
Ovviamente non sto dicendo che ci comportiamo tutti così ma se ci guardassimo con sincerità ci accorgeremmo che anche noi di fronte a delle scelte difficili, un tempo siamo stati pervasi da tali stati D’INDECISIONE e che alcuni dei nostri INSUCCESSI sono stati dovuti alla nostra mancanza DI PERSEVERANZA.

Purtroppo ciò che non riusciamo a comprendere è la DIFFERENZA TRA PRENDERE UNA DECISIONE E PORTARLA A COMPIMENTO.
Generalmente quando prendiamo una qualsivoglia decisione SIAMO RICCHI DI ENERGIA e tale energia ci permette di “supportare inizialmente con entusiasmo” l’idea avuta in quell’istante.

Tuttavia quando l’idea deve trasformarsi in azione da compiere, beh la nostra volontà comincia a sgretolarsi sotto il peso delle RESPONSABILITA' che tale scelta richiede.

L’uomo di oggi (o almeno quello occidentale) è un ESSERE ABITUDINARIO e TENDENZIALMENTE PIGRO e quando si trova costretto a conoscere tutti i suoi limiti (perché è la VITA CHE GLIELI MOSTRA) non sopportando tale visione, preferisce bendarsi e tornare indietro al punto di partenza.

Questi CALI ENERGETICI sono FISIOLOGICI E NATURALI!!
Mettono alla prova l’uomo e la sua VOLONTA’ di continuare l’opera intrapresa, come può essere un PERCORSO DI DIMAGRIMENTO.

Con questo Post voglio rivolgere un APPELLO  a tutti coloro che hanno iniziato una TERAPIA ALIMENTARE  e che si trovano in difficoltà: 

SAPPIATE che ogni cosa VERAMENTE IMPORTANTE implica il superamento di enormi ostacoli.
Per tanto se io SO CHE POSSO CADERE (DEMOTIVAZIONE E SCORAGGIAMENTO) quando ACCADE REAGISCO SUBITO.


   Perchè nessun stato d'animo, anche se apparentemente il più brutto, è eterno e niente è immutabile!!


mercoledì 3 luglio 2013

LA PRIGIONIA ALIMENTARE

A chi non è mai capitato di aprire la porta del frigo per noia ? Tu sei lì senza alcun tipo di desiderio e senza alcuna cosa da poter fare e ti dirigi in cucina per aprire quella porta, che come tutte le porte ha la capacità di portarti in un posto diverso da quello che occupi in quel momento.


Magari non è detto che tu prenda qualcosa  (specie se il frigo è vuoto) ma il fatto stesso che tu l’abbia aperto dimostra una sorta di legame (invisibile) con quel “CONSERVATORE DI NOIA ”!!
Un po’ come se scaricassimo il nostro stato emotivo nel FRIGO !!

Vi siete mai chiesti perchè le persone ritengono che i cibi che fanno + male risultano a loro più piacevoli rispetto a quelli SALUTARI E BENEFICI (FRUTTA E VERDURA) che ORMAI trovano sempre meno posto nell’ALIMENTAZIONE QUOTIDIANA, soprattutto dei giovani ??
Premettendo che io non la PENSO così mi permetto di darvi la risposta: i vostri gusti sono manipolati da tutta l’informazione visibile e invisibile che quotidianamente vi bombarda e purtroppo nemmeno lo sapete

Facciamo un piccolo esempio: McDonalds e Coca Cola (ma potrei fare una lista lunghissima) stanno cercando in tutti i modi possibili (io che non vedo la TV me ne sono accorto) di non farvi evitare i loro prodotti e i loro ambienti (e purtroppo ci riescono), proponendovi prodotti vegetariani (pasta e insalata) o bevande a 0 calorie (Coca Cola 0);
ADDIRITTURA CAMBIANDO IL COLORE DEL MARCHIO come a dire: “ADESSO SIAMO UN'ALTRA COSA”!.... e se a dirlo è una show-girl dal fisico invidiato dal 90% delle DONNE …tanto di ciliegina sulla TORTA DELLA MANIPOLAZIONE!!

Il problema non sta tanto nel mangiare un panino ipercalorico e di dubbiosa provenienza, ma nel registrare nella propria memoria alimentare quel gusto (creato ad hoc per incatenarvi) , un principio sul quale si basa l’uso di sigarette (non apro il discorso di quelle elettriche), di CocaCola e bevande simili, di stupefacenti, droghe leggere come il caffè e altri….

La cosiddetta “ACQUOLINA IN BOCCA” è la salivazione dovuta alla riproduzione mentale di un gusto,immagine, odore e sapore che sollecita le papille gustative e che ci spinge a consumare ALCUNI ALIMENTI più di altri.

Gli alimenti sono dispensatori di PIACERE e spesso vengono utilizzati per riempire un VUOTO innato che abbiamo dentro, un desiderio mai pago di avere qualcosa a cui donare la nostra attenzione e con il quale interagire.

Sempre più ricerche dimostrano il propagarsi della SINDROME DELL’OBESITA’, già in tenera età, e non mi meraviglio affatto che tale  situazione venga facilmente ereditata da genitore a figlio, un pò come se educassimo i nostri figli ad essere schiavi.

Un Uomo più di 2000 anni fa (che poteva far tutto: NUTRIZIONISTA,PSICOLOGO,ARTISTA, MEDICO, etc..) parlava così “Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca?”

In effetti NOI POSSIAMO DARE SOLO CIO’ CHE ABBIAMO: qualcuno di voi ha mai visto nascere LIMONI da un PERO ??

Per quanto ancora sceglieremo di restare ciechi ??


martedì 4 giugno 2013

NON SI PUO' FAR CRESCERE UNA PIANTA TIRANDONE IL FUSTO DAL SUO SEME

Provate a dire a qualcuno (magari uno sconosciuto) che DEVE OBBLIGATORIAMENTE CAMBIARE!!!
Beh se è una persona educata probabilmente vi manda a quel paese solo con il PENSIERO.
A nessuno piace essere obbligato a fare qualcosa specialmente poi se si tratta di cambiare se stessi: in tal caso l’effetto è ancora più marcato perchè subentra un RIFIUTO INNATO.




Ma cerchiamo di capire insieme quando veramente ci si sente OBBLIGATI !!

Ovviamente associamo il discorso all’ALIMENTAZIONE proponendo un esempio.
IMMAGINIAMO che a Tizio piacciono le bevande alcoliche e che non riesce a farne a meno,  a pranzo così come a cena.
Continuando con l'immaginazione, supponiamo che noi (amici, parenti o nutrizionisti) gli consigliamo di moderarne il consumo, magari perchè è ipertrigliceridemico e gli ribadiamo che sarà meglio per la sua salute ascoltarci.
Bene possiamo facilmente immaginare Tizio sentirsi OBBLIGATO A NON FARE CIO’ CHE RITIENE UN PIACERE IRRESISTIBILE.

Egli ovviamente non sa che quell’irresistibilità è dovuta al fatto che lui non riesce a disobbedire ad un ORDINE AZIONATO DAL SUO STESSO APPARATO PSICO-FISICO.

Tizio vede solo la MASCHERA di quel COMANDO, vale a dire il PIACERE CHE PROVA.


Uscire da questo VINCOLO MENTALE SI PUO’ MA RICHIEDE tempo, equilibrio e impegno.
Alla fine però i RISULTATI SONO INIMMAGINABILI per chi li ottiene.





UNA TERAPIA ALIMENTARE PERSONALIZZATA atta a rimuovere LENTAMENTE E INESORABILMENTE le catene delle proprie CATTIVE ABITUDINI è fondamentale e indispensabile per limitare lo stress per chi la intraprende e al tempo stesso impedire che si possa manifestare quella RINUNCIA INNATA A CAMBIARE.
IL CAMBIAMENTO non può essere indotto forzatamente dall’ESTERNO ma va coltivato con pazienza e dedizione all’INTERNO.
E non bastano le informazioni giuste per determinarlo!


Nella cultura INDIANA c’è un detto che dice: il Saggio indica la LUNA ma l’ignorante VEDE solo il DITO.


Abbandoniamo l’ignoranza e non fermiamoci alle informazioni che ci vengono date che sono solo indicazioni (il DITO), ma cerchiamo di comprenderle in modo tale che saremo in grado di osservare (guardare la LUNA), e quindi risolvere, le nostre IMMANCABILI DIPENDENZE.



lunedì 13 maggio 2013

MANGIARE NON E' SOLO UNA NECESSITA' FISICA


Colazione, pranzo e cena sono dei momenti irrinunciabili per il nostro organismo, nei quali, ognuno di noi, è invitato a svolgere la propria parte, in quello che a tutti gli effetti è un RITO per ricaricarsi di Energia, Nutrienti ed Emozioni.
A tavola è un momento per fare il punto della giornata, per programmare le proprie azioni future;  
mentre si gode della presenza degli altri commensali il nostro organismo è pronto per mettere in atto la sua MAGIA: trasformare ciò che consideriamo ALIMENTO in NUTRIENTI ed ENERGIA mascherati da PIACERE, carburanti fondamentali per la nostra VITA.
Ormai per noi è scontato che questa ALCHIMIA avvenga, e quindi chi mai si sognerebbe di provare ad essere TOTALMENTE PRESENTE quando è chiamato a MASTICARE e DEGLUTIRE il pasto?
Si tratta di  partecipare ATTIVAMENTE a questo “meraviglioso processo” che risulterebbe molto più piacevole e gustoso se solo fossimo più CONSAPEVOLI nel farlo.

INGOIAMO TUTTO CON AVIDITA’ e a stento riusciamo a sentirne i sapori; la cosa esilarante è che sappiamo TESTIMONIARE FACILMENTE CIO’ CHE NON CI PIACE (e guardo caso spesso ciò che non piace è ciò che più serve), pur NON ASSAPORANDO MAI VERAMENTE IL CIBO CHE DICIAMO DI PREFERIRE.




Sentirsi dire da qualcuno che l’acqua non è BUONA perché non sa di NIENTE mentre alla COCA-COLA non si può rinunciare mi lascia senza parole…(celebro 1’di silenzio per rispetto della coscienza in questione che a quanto pare è morta).
Ogni aspetto della nostra vita è collegato a tutti gli altri e io definirei questa situazione al PARI di quella discussa nel post  PRECEDENTE (QUANDO UN MURO PUO' DIVENTARE UN VELO
dove analizzavo il perché noi difficilmente siamo predisposti a cambiare le NOSTRE ABITUDINI).





Mangiare CONSAPEVOLMENTE richiede la nostra TOTALE PARTECIPAZIONE ALLA MASTICAZIONE in modo da preparare anche il nostro APPARATO GASTRO-INTESTINALE  a ricevere ciò di cui necessità.
LA SAZIETA’ è una sensazione naturale e fondamentale che si prova quando abbiamo soddisfatto il nostro FABBISOGNO ENERGETICO E NUTRIZIONALE (circa 15-20 min dopo l’introduzione del primo cibo) ma tale meccanismo viene alterato continuamente dal nostro DIVORARE TUTTO in poco tempo ed in maniera inconsapevole.

Ecco perchè il più delle volte noi proviamo IL “SAZIAMENTO” (diverso dalla SAZIETA’), cioè quel sentirsi PIENI è quasi BLOCCATI da tale pienezza.

Ci impegniamo nel  lavoro, nei rapporti personali, nello sport, nel prendere le giuste medicine, ma quando si tratta di impegnarsi nel MANGIARE BENE e nel MASTICARE LENTAMENTE è come se ci venisse chiesto di scalare l’EVEREST NUDI.  (è un BLOG è ogni tanto posso lasciarmi andare!!)



SE CERCATE LA SALUTE essa risiede in un RITO CHE COMPIAMO TUTTI I GIORNI e molte volte al GIORNO e il cui significato dovrebbe essere RISCOPERTO.
Abbiamo letteralmente capovolto il modo di approcciarci al CIBO e per tanto vi chiedo: ma siamo ancora in grado di scegliere gli alimenti o ci lasciamo semplicemente gestire da essi?
Il mio LAVORO consiste nel farvi capire sia il SIGNIFICATO di questa domanda che nel permettervi di raggiungere la GIUSTA RISPOSTA.

venerdì 19 aprile 2013

QUANDO UN MURO PUO’ DIVENTARE UN VELO


-“ io non riesco a fare a meno di mangiare quando sono nervosa…”
“io ho già seguito diverse diete ma poi lo stress, i figli…beh non è facile…”
e ancora :“ io non riesco a dimagrire per via degli orari di lavoro che faccio…!! “.

Forse non tutti usano le stesse parole ma inevitabilmente il senso che ne diviene, dalle mie chiacchierate di lavoro, è sempre lo stesso:
per natura l’uomo fugge dalle sue responsabilità e di conseguenza, quando queste si presentano, si ritira nella sua CAVERNA DELLE ABITUDINI.
Rinchiusi in quel recinto che noi stessi ci siamo costruiti, non vogliamo nuovi problemi, nuove insicurezze e soprattutto incertezze.
Nella propria Tana ci si sente al sicuro, anche se si vive di costrizioni; qui le preoccupazioni sono le solite e quindi la mente sa come trattarle.

In questo Post ho deciso di riportare una mia esperienza che ha ispirato il mio modo di affrontare gli ineludibili problemi dell’esistenza.

Se di notte d'inverno ti metti in viaggio su una strada provinciale ti può capitare di essere inghiottito inaspettatamente dalla nebbia.
Mi è accaduto in diverse occasioni ma quella volta fu tutto diverso...
E’ una situazione improvvisa alla quale al momento non sei preparato.
Ed io non lo ero per niente.

Dentro la nebbia ci si sente ciechi e fuori dal mondo.
Non hai punti di riferimento e sei costretto a procedere piano per evitare di tamponare qualcuno davanti, che potrebbe comparire dal nulla.

Ricordo che impulsivamente attivai le 4 frecce che sembravano intonare lo stesso ritmo del mio battito cardiaco.
Su un superstrada non puoi certo tornare indietro e quindi sei costretto a procedere anche se il cuore comincia a farsi sentire incessantemente.
Ma sei lì, vigile in quel momento: SEI FORZATAMENTE PRESENTE !

Capii presto che quel banco non mi avrebbe lasciato andare subito.
Sentii la paura e quella sensazione di pericolo avvolgermi.
Il tempo sembrò fermarsi e la strada allungarsi.
Mentre tenevo a bada i miei pensieri nient’affatto rassicuranti in un istante ne uscii fuori.

La nebbia scomparve con la stessa rapidità con la quale era apparsa.
È fu allora che un magnifico cielo stellato rubò la scena davanti a me, uno spettacolo unico impreziosito da una luna straordinaria che illuminava la strada quasi come se fosse giorno.
Quando ero partito non mi ero accorto di quello splendore che mi stava già accompagnando.
Ma appena superata quella "fase di cecità" quello spettacolo si espanse nella mia consapevolezza.



Ognuno di noi nel viaggio della propria vita può improvvisamente essere inghiottito dalle NEBBIE DELLE DIFFICOLTA’.
Anche se in quel momento non riusciamo a vedere la strada, questo non ci deve impedire di prendere delle giuste decisioni, soprattutto se queste implicano l’abbandono delle nostre CATTIVE ABITUDINI.

E’ INUTILE FUGGIRE, E PER FORTUNA, ALLE VOLTE ANCHE IMPOSSIBILE.

Accettare gli inevitabili ostacoli dell’esistenza ci rende capaci di affrontarli.
Solo così ci si accorge di quanta forza è possibile manifestare alle successive difficoltà dove MURI INVALICABILI si trasformano in VELI IMPALPABILI.